Cicli d’incapsulamento

LE DIVERSE TIPOLOGIE D’INCAPSULANTIresine per pavimenti Venber Verona

Come già accennato nei precedenti paragrafi le quattro classi d’intervento corrispondo anche a 4 diversi tipi d’incapsulanti, quindi a seconda dell’applicazione i rivestimenti incapsulanti sono:

A) a vista all’esterno: se applicato per l’incapsulamento di supporti in cemento amianto esposti agli agenti atmosferici e quindi soggetti a degrado progressivo. In questa tipologia d’intervento rientrano anche gli intradossi di lastre il cui estradosso è a contatto con l’esterno, ossia tutti quei casi in cui la lastra di copertura non è separata da un contro soffitto interno.

B) a vista all’interno: qualora sono applicati su manufatti in cemento-amianto situati all’interno di un edificio come ad esempio il caso di un controsoffitto o di una parete.

C) non a vista: applicati per l’incapsulamento di supporti che verranno confinati e sopra coperti con altre strutture. Il classico esempio di questa tipologia d’intervento è quello in cui si ricopre la vecchia lastra ondulata, tipo Eternit, con una nuova lastra metallica grecata.

D) ausiliario: è il caso più comune, si applica il prodotto prima di rimuovere il supporto, al fine di bloccare temporaneamente l’aerodispersione di fibre.


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La preparazione dei supporti
Un fattore molto importante che condiziona la scelta del corretto tipo d’intervento d’incapsulamento è l’analisi dello stato di degrado del supporto. Considerando che s’interviene su tetti che hanno mediamente 40 anni di vita, solitamente il degrado è talmente spinto che non consente interventi d’incapsulamento diversi da quello ausiliario o di rimozione.
Tuttavia ci sono anche casi in cui il supporto è in buono stato di conservazione per cui non necessita di alcuna preparazione preliminare. Frequenti sono le situazioni intermedie tra le due precedenti, in cui bisogna intervenire con una pulizia preparatoria preliminare.
In quest’ultimo caso però la normativa prescrive che i trattamenti preliminari siano effettuati con idonei strumenti, tali da impedire il rilascio di fibre. Per adempiere a questa fase l’impresa di bonifica solitamente esegue la preparazione preliminare usando l’aspiratore a filtri assoluti che ha acquistato quando si è iscritta all’albo gestori amianto. Con esso aspira muschi e tutta la sporcizia che nel tempo si è depositata, solo al termine di questa fase si applica uno strato di prodotto anti vegetativo Ultracut che ha la funzione di sanificare da alghe e funghi e muffe il supporto. Le due fasi non vanno mai invertite, perché se prima si applica il prodotto antivegetativo e poi si aspira il supporto, il rischio è di non trattare le zone che erano coperte da muschi, pezzi di fissaggio ecc… e poi di seminare le spore.
Una preparazione preliminare dell’amianto più accurata e profonda prevede che la lastra tipo eternit sia idro lavata, in tal caso le acque reflue ed i fanghi di risulta devono essere intercettati nei canali di gronda, raccolti e smaltiti come prevede la normativa in vigore. Quest’ultima vieta ogni tipo di trattamento preliminare di supporti in ambienti confinati.
Una volta terminate le operazioni preliminari di preparazione del supporto, bisogna applicare i prodotti incapsulanti nel più breve tempo possibile, onde evitare l’areo dispersione di fibre nell’ambiente.

Il ciclo d’incapsulamento
Al fine di ottenere rivestimento incapsulante ben ancorato e resistente, la normativa prevede, anzi consiglia, che il ciclo d’incapsulamento sia composto da incapsulanti penetranti ed incapsulanti ricoprenti. Questi prodotti devono essere applicati con pompe a spruzzo di tipo airless, che sono pompe senza compressore d’aria, che evitano quindi di alzare polveri d’amianto in fase d’applicazione.
Le pompe che servono per applicare i nostri incapsulanti conservativi della linea Cemblok Film sono normali pompe airless a membrana o a pistone, questo dipende dell’investimento che si vuole fare all’acquisto. Consigliamo un ugello sulla pistola di 23-27 micron ed un filtro da 30 Mash. Il motore della pompa airless può essere elettrico o a scoppio, con una potenza non inferiore a 1,5 Kw ed una portata non inferiore ai 7 litri/minuto.
Geo Hydrica s.r.l. ha sviluppato, certificato e collaudato, in oltre vent’anni d’applicazioni, un ciclo incapsulante a base d’acqua sia per interventi interni che esterni, così composto:

1. incapsulante penetrante, Cemblok Base pronto all’uso o concentrato, di colore rosso
2. incapsulante ricoprente Cemblok Film tipo A o tipo B di colore rosso
3. ultimo strato sempre d’incapsulante ricoprente Cemblok Film tipo A o tipo B di colore grigio o personalizzabile nella tinta desiderata

cubo-cemblok-film

Il nostro rivestimento incapsulante è unico nel suo genere per qualità delle materie prime usate e per la bontà dei risultatati ottenuti, infatti oltre ad essere certificato secondo la normativa UNI 10686 : 1998 è collaudato con successo da vent’anni di applicazioni. Le caratteristiche prestazionali dei nostri prodotti incapsulanti, una volta essiccati, sono di altissimo livello e garantiscono: la totale ed elevata adesione al supporto (maggiore di 120 T/m2), la totale impermeabile all’acqua liquida e nel contempo un ottima permeabilità al vapore acqueo, quindi il supporto traspira. Inoltre ha un’elevata resistenza agli agenti atmosferici ed ai cicli di gelo e disgelo.

La durata dell’incapsulamento conservativo eseguito con i nostri prodotti supera internamente anche i vent’anni di vita, mentre la durata dell’incapsulamento esterno può superare anche i dieci anni di vita purché, in entrambi i casi, i prodotti vengano applicati con le giuste condizioni ambientali, su supporti idoneamente preparati, con la giusta pendenza per il deflusso delle acque e purché sia fatta, nel tempo, la necessaria manutenzione.

Alla fine dei lavori d’incapsulamento il responsabile dell’impresa di bonifica deve rilasciare al committente un documento molto importante, chiamato: “Attestazione dell’esecuzione dei lavori”.
In esso l’impresa deve dichiarare gli spessori del rivestimento incapsulante secco, i metodi (nazionali o internazionali) adottati per la loro misura, i colori diversi delle ultime due mani applicate e la durata minima del trattamento; tutto ciò al fine di permettere al committente di redare un programma di controllo e manutenzione, così come richiesto dal D.M. 6 settembre 1994. Il committente è tenuto a conservare questo documento nel tempo ed a presentarlo su richiesta agli organi di vigilanza.

incapsulamento conservativo, cemblok film prima mano rossa

incapsulamento conservativo, cemblok film prima mano rossa

incapsulamento conservativo, cemblok film seconda mano grigia

incapsulamento conservativo, cemblok film seconda mano grigia

lastra incapsulata con cemblok film a distanza di 3 anni

lastra incapsulata con cemblok film a distanza di 3 anni

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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