NORMATIVE E INTRODUZIONE
Prima di entrare nel merito ai prodotti per l’incapsulamento dell’amianto è importante chiarire il significato di alcuni vocaboli e quanto viene richiesto dalla normativa vigente.
Le normative di riferimento sono la legge 27 marzo 1992, n. 257, recante norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto ed il D.M. 20 agosto 1999 ossia ampliamento delle normative e delle metodologie tecniche per gli interventi di bonifica, ivi compresi quelli per rendere innocuo l’amianto. Regolamenta inoltre i requisiti prestazionali dei prodotti incapsulanti, il modo in cui devo essere applicati e gli adempimenti obbligatori per eseguire correttamente gli interventi di bonifica di manufatti in cemento-amianto in conformità anche a quanto previsto dall’art. 3 del D.M. 6 settembre 1994.
È necessario premettere che l’amianto è cancerogeno solo per inalazione e quindi tutti gli interventi sono volti a bloccare il rilascio di fibre nel tempo; tuttavia la normativa in merito è molto chiara e prevede che tutti gli interventi sull’amianto ricadano in 4 classi la A,B,C e D. Nelle prime tre classi il manufatto in cemento-amianto resta in loco e quindi si parla d’interventi d’incapsulamento conservativo, mentre l’ultima classe, la D, riguarda gli interventi di rimozione o dismissione detti anche interventi d’incapsulamento temporaneo; quest’ultima parola fa riferimento al breve tempo necessario alle operazioni di rimozione e stoccaggio del manufatto contenente amianto.
I termini che si usano in questo settore sono i seguenti:
– Manufatto o manufatti in cemento-amianto: sono tutti quei materiali che contengono amianto.
– Manufatto o manufatti in fibrocemento: sono tutti quei materiali industriali di nuova generazione che non contengono fibre di amianto e che sono rispondenti alle norme UNI EN 492, UNI EN 494 e ISO 8336.
– Supporto è un manufatto in cemento-amianto idoneo ad essere incapsulato.
Un’ulteriore importante distinzione è da farsi tra materiali contenenti amianto in matrice compatta e quelli in matrice friabile, chiamati più semplicemente amianto compatto ed amianto friabile.
Per amianto friabile intendiamo tutti quei manufatti che è possibile ridurre in polvere o sbriciolare manualmente, mentre per amianto compatto quei manufatti che per essere sbriciolati necessitano di utensili meccanici quali scalpelli, dischi abrasivi, frese, ecc..
La differenza fra questi due tipi non sta nell’amianto in quanto tale ma nella matrice o impasto in cui le fibre d’amianto sono contenute, la quale, se ha subito dei processi meccanici di compressione, risulterà solida e compatta e le fibre verranno rilasciate meno facilmente rispetto al friabile.
Avendo l’amianto un’elevata resistenza al fuoco ed essendo anche un ottimo coibente termico, veniva usato come componente principale di tutti quegli impasti aventi funzione specifica di protezione delle strutture dalle fiamme e/o dal calore. Quindi i manufatti in amianto friabile, oltre ad avere una maggior pericolosità data dalla loro debole consistenza, lo sono maggiormente anche a causa dell’elevata concentrazione di fibre che contengono.
In edilizia civile o industriale l’amianto compatto è ben rappresentato da tutte quelle lastre di copertura e di controsoffittatura tipo eternit, dalle canne fumarie, dalle tubazioni dell’acqua, dai pavimenti in vinilamianto ecc… mentre l’amianto friabile è rappresentato dai tutti quei manufatti di diversa forma ma aventi scopo di coibentazione termica o di protezione al fuoco delle strutture, come ad esempio le coppelle di forni, le coibentazioni di tubazioni o i rivestimenti di pareti e soffitti di edifici.
Un altro fattore che aumenta il potenziale di rischio di aerodispersione dei manufatti in amianto è dato dallo stato di conservazione in cui si trovano, ad esempio un manufatto friabile, vecchio ed sposto agli agenti atmosferici da anni ha sicuramente un potenziale più elevato rispetto ad una tubazione in amianto compatto interna ad un edificio.
Al fronte di quanto detto sopra la pericolosità dei due materiali fa sì che siano anche gestiti con cantieristiche ed attrezzature diverse. L’impresa di bonifica che è abilitata alla categoria 10 A per amianto compatto, deve avere come attrezzatura minima: aspiratori con filtri assoluti, mascherine di tipo FFP3 e delle pompe airless, per un importo minimo di almeno 2600€. L’impresa di bonifica abilitata alla categoria 10B per il friabile deve essere più attrezzata: impianti di estrazione ed estrattori d’aria a filtri assoluti, unità decontaminazione anche modulari/prefabbricate, unità filtrazione dell’acqua, aspiratori con filtri assoluti, mascherine FFP3, pompe airless, campionatori d’aria personali e ambientali, misuratori di depressione, generatori di fumo ed unità di riscaldamento acque, per un importo minimo di 12900 €.
I prodotti incapsulanti sono dei formulati specifici in grado di rivestire le fibre di amianto “incapsularle” bloccandone il rilascio. Geo Hydrica s.r.l. è produttrice da oltre vent’anni di una vasta gamma di prodotti incapsulanti rappresentati dalla famosa linea Cemblok.
Gli incapsulanti per amianto possono essere divisi in due grandi famiglie:
1) gli incapsulanti penetranti che, come suggerisce la parola, hanno la funzione di penetrare e legare le fibre d’amianto alla matrice in cui sono contenute, ad esempio la matrice cementizia nel caso di lastre di copertura tipo Eternit.
Di questa tipologia fanno parte tutti i prodotti incapsulanti chiamati Cemblok Base ossia: Cemblok Base pronto all’uso e Cemblok base concentrato. Il Cemblok Base WR, acronimo di water resistant, è una particolare versione concentrata formulata per resistere alla pioggia battente per mesi ed il Cemblok Base Performance è una versione pronta all’uso, ma sempre con caratteristiche di elevata resistenza alla pioggia. Tutti i suddetti prodotti sono consigliati per interventi di rimozione dell’amianto compatto all’esterno, per interventi di rimozione dell’amianto compatto all’interno o dell’amianto friabile. Geo Hydrica produce il Cemblok Base speciale imbibizione, che è un inertizzante penetrante molto concentrato con elevate proprietà surfattanti, in grado di penetrare nei supporti sia compatti che friabili ed il Cemblok Base speciale restituzioni incapsulante, anch’esso concentrato, da utilizzarsi come fissante da nebulizzare sui supporti scoibentati e/o come aerosol nel volume d’aria dell’area confinata di lavoro. In riferimento alle classi che abbiamo discusso in precedenza, tutti i suddetti incapsulanti appartengono alla classe D.
2) gli incapsulanti ricoprenti sono formulati per creare una membrana resistente in grado di bloccare le fibre per anni. Geo Hydrica produce una gamma d’incapsulanti conservativi chiamata Cemblok Film, usiamo questa parola per visualizzare l’effetto pellicolante del prodotto. I Cemblok Film possono essere di tre tipoi diversi, a seconda del campo di impiego: tipo A se è un incapsulante per esterno ti tipo B per interno e di tipo C per confinamento.
Tutti i suddetti prodotti incapsulanti della linea Cemblok Base e Cemblok Film sono confezionati allo stato liquido ma, una volta applicati, per evaporazione dell’acqua e grazie ad un processo detto filmazione, formano una membrana che blocca il rilascio di fibre.
Con il termine “rivestimento incapsulante” s’intende il risultato finale del processo di filmazione.
Geo Hydrica produce una vasta gamma di prodotti d’incapsulamento dell’amianto, sia esso in matrice compatta che friabile. La linea comprende incapsulati ricoprenti e penetranti a seconda del tipo d’intervento, sono tutti prodotti certificati e collaudati da vent’anni di applicazioni.